ALFIO FICHERA
Scrittore, sceneggiatore, regista teatrale, pedagogista e docente.
Presidente e direttore artistico dell’Associazione
Culturale Teatro Scuola Bertolt Brecht.
e-mail: alfiofichera8@gmail.com
Nato a Catania nel 1946, nel 1967 si iscrive all’Istituto Universitario di Magistero di Catania in Pedagogia.
Ancora studente, nel 1970 inizia la sua attività di insegnante come docente di attività linguistico-espressive presso le scuole medie sperimentali ed integrate di primo grado della provincia etnea. In questo periodo scrive e mette in scena i primi lavori di teatro scuola.
Si laurea in Pedagogia nel 1972 con una tesi dal titolo La rivoluzione permanente in Trockij. Si abilita in Scienze Umane e in Storia e l’anno seguente fonda il Gruppo Brecht 73 presso l’Istituto Universitario e debutta con l’opera Mann ist Mann. Negli anni seguenti mette in scena altri lavori di Bertolt Brecht. Sono anni in cui le esperienze scolastiche si confrontano e si intrecciano con quelle del teatro universitario.
Nel 1982 lascia l’insegnamento come docente presso le scuole medie di primo grado per la cattedra di Storia e Filosofia nei licei.
Attività educative – Educazione permanente
Nel 1979 fonda a Catania l’Associazione Culturale Teatro Scuola Bertolt Brecht, attraverso la quale, in qualità di presidente e direttore artistico, svolge un intenso lavoro educativo ed artistico nel corso degli anni ottanta e sino alla metà degli anni novanta.
L’associazione, con sede legale in Viale Africa 31, opera come centro polivalente di attività linguistico-espressive e si occupa di educazione permanente, di animazione, di teatro scuola, di teatro contemporaneo, di arti visive, di musica e di enologia.
Di questi stessi anni si ricordano l’ideazione e la messa in scena della trilogia A proposito di quel diseducatore di Charles Perrault, tratta da un suo saggio dal medesimo titolo che studia le favole di Perrault sulla base della dottrina psicoanalitica di Sigmund Freud, la creazione di laboratori teatrali per la costruzione di burattini in cartapesta e la messa in scena di spettacoli, su suoi testi originali, che tengono conto delle ricerche sulla natura e lo sviluppo dell’intelligenza di Jean Piaget.
A partire dalla metà degli anni novanta, per conto di diverse amministrazioni comunali, progetta e coordina molteplici attività ludico-ricreative, come i Parchi Robinson, ed iniziative estive, come Robinson – L’isola dei ragazzi, Gioco-estate e Matite d’estate. Sempre per conto dei comuni, svolge attività integrative nella scuola dell’obbligo e le prime iniziative di servizio scolastico di pre e post scuola.
Il fantasma scivolone di Alfio Fichera
Nel 2008 progetta iniziative a favore di enti pubblici beneficiari di finanziamento dei Programmi Operativi Nazionali – Fondo Europeo per lo Sviluppo. In relazione ai PON Sicurezza per lo Sviluppo – Obiettivo Convergenza 2007-2013 (Asse 2, Obiettivo Operativo 2.6), nel 2011 elabora il progetto Integrazione e Sicurezza per conto del comune di Carlentini e nel 2013 il progetto Spazio legalità per il comune di Riposto.
Attività teatrale
Inizia a scrivere e mettere in scena i primi lavori di teatro didattico negli anni ’70. Tra questi si ricordano Le forbici, L’arabo e l’americano e Jucannu, jucannu (non ancora messo in scena), oltre la già citata trilogia A proposito di quel diseducatore di Charles Perrault, composta da Cappuccetto Rosso, il lupo, la nonna, il bastone, Barbableee!!! e Il gatto con gli stivali. Ovvero: Storia di un arrampicatore sociale.
La bambola abbandonata. Regia di Alfio Fichera
A partire dagli anni ’80, per conto di vari distretti scolastici, si occupa di teatro d’animazione, scrivendo e mettendo in scena Le mani parlano, e di teatro d’animazione attraverso il burattino, con le opere originali Malato immaginario, Serenate d’amore, Lollo e mamo, Il fantasma scivolone e Piùmenoperdiviso.
Per quanto riguarda il teatro di prosa contemporaneo, ha ideato e rappresentato opere da testi di poesie e canzoni di Bertolt Brecht (Poesie e canzoni e Del povero B.B.), la recita teatrale Il primo novecento in poesia: Novaro, Gozzano, Govoni, Jahier, Moretti, Corazzini, Oxilia, riproposta qualche anno dopo, ma dedicata solo al poeta torinese, con il titolo Nino Oxilia: l’amore, le donne, il sesso, le passioni di un uomo del primo novecento, e Eulalia Torricelli di Forlì, un lavoro di teatro civile non ancora messo in scena.
Accanto alla produzione di opere originali, ha messo in scena anche spettacoli tratti da opere di altri autori: di Bertolt Brecht (Un uomo è un uomo (Mann ist Mann), I fucili di madre Carrar, Gli Oriazi e i Curiazi, Il consenziente e il dissenziente e L’eccezione e la regola), di Luigi Pirandello (La giara e L’uomo dal fiore in bocca), di Slawomir Mrozek (In alto mare), di Gianni Rodari (Il vestito nuovo dell’imperatore), di Alfonso Sastre (La bambola abbandonata) e di Eugène Ionesco (La cantatrice calva).
Attività editoriale
Ha scritto diversi saggi educativi e opere teatrali che ha pubblicato con la Del Cerro di Pisa e la Youcanprint.
Nel 2023 ha realizzato un saggio dal titolo La Chiesa Cattolica. Religione e filosofia. Il futuro della Chiesa in relazione al mutamento del senso comune e della scienza. Una riflessione sulla Chiesa Cattolica che nasce dalla lettura critica del libro il Ballo di padre Giuseppe Cavagna edito nel 1934.
Educazione e Teatro.
Teatro di animazione, teatro didattico, animazione teatrale, sceneggiature.
Edizioni del Cerro Tirrenia, Pisa. 2003
A proposito di quel diseducatore di Charles Perrault.
Editore Youcanprint. 2016
La rivoluzione permanente in Trockij.
Seconda edizione.
Editore Youcanprint. 2017
Educazione e Teatro.
Teatro di animazione, teatro didattico, animazione teatrale, sceneggiature.
Seconda edizione.
Editore Youcanprint. 2018
Eulalia Torricelli da Forlì.
Editore Youcanprint. 2019
La Chiesa Cattolica.
Editore Youcanprint. 2024